Collazione ereditaria: cos’è, quando si applica e cosa prevede la legge

10 giugno 2025

Introduzione


La collazione ereditaria è un istituto fondamentale del diritto successorio italiano. Serve a garantire un’equa distribuzione del patrimonio tra gli eredi, considerando anche le donazioni ricevute da alcuni di essi durante la vita del defunto.


Cos'è la Collazione Ereditaria


Con il termine 'collazione' si intende il procedimento attraverso cui le donazioni fatte in vita dal defunto ai propri eredi legittimi vengono riportate all’interno del patrimonio ereditario. In pratica, le donazioni sono trattate come anticipazioni della quota di eredità spettante a ciascun erede.


La Normativa di Riferimento


La collazione è disciplinata dagli articoli 737 e seguenti del Codice Civile italiano. Queste norme stabiliscono in quali casi si applica la collazione, chi è tenuto a effettuare la restituzione e come calcolare il valore delle donazioni.


Quando è Obbligatoria la Collazione


La collazione è obbligatoria quando un erede legittimo ha ricevuto una donazione da parte del defunto e partecipa alla successione. Rientrano nella collazione sia le donazioni dirette (immobili, denaro) che quelle indirette (pagamento di debiti o spese a favore dell’erede).


Chi è Soggetto alla Collazione


Sono soggetti alla collazione gli eredi legittimi: figli, coniuge e altri parenti prossimi. Non sono tenuti alla collazione i legatari, né chi ha ricevuto donazioni escluse espressamente dal testatore o di modico valore.


Effetti della Collazione Ereditaria


Gli effetti principali della collazione sono:

  • Inclusione delle donazioni nel calcolo dell’eredità totale;
  • Valutazione delle donazioni in base al loro valore;
  • Compensazione tra eredi per ristabilire l’equilibrio;
  • Tutela della quota di legittima spettante per legge.


Donazioni Escluse dalla Collazione


La collazione non è obbligatoria nei seguenti casi:

  • Se il testatore ha escluso la collazione nel testamento;
  • Se si tratta di donazioni di modico valore;
  • Donazioni fatte per esigenze di sussistenza dell’erede.


Conclusioni


La collazione ereditaria rappresenta uno strumento di equilibrio e giustizia nella divisione dell’eredità. Permette di evitare che alcuni eredi ricevano più di quanto loro spetti, grazie a donazioni ricevute in vita. Conoscere quando si applica e come funziona è essenziale per tutelare i propri diritti successori.

16 luglio 2025
Introduzione Il legato è uno degli strumenti con cui una persona può disporre dei propri beni, in maniera specifica, a favore di un soggetto al momento della propria morte. Diversamente dalla successione ereditaria, che coinvolge l’intero patrimonio, il legato riguarda singoli beni, diritti o somme di denaro, destinati a soggetti determinati detti legatari. Cos’è un Legato Ereditario Il legato è un atto testamentario, disciplinato dal Codice Civile agli articoli 649 e seguenti, attraverso il quale il testatore assegna beni specifici a un legatario. Può trattarsi di beni mobili, immobili, diritti o somme di denaro. Il legatario non diventa erede, ma riceve ciò che è stato specificamente indicato nel testamento. Differenza tra Legato e Successione La successione riguarda l’intero patrimonio del defunto e definisce chi sono gli eredi. Il legato, invece, è limitato a uno o più beni particolari, senza coinvolgere il patrimonio complessivo. Il testatore può modificare o revocare un legato fino al momento della morte. Tipologie di Legato Legato di cosa certa: riguarda un bene specifico come un immobile o un oggetto identificato. Legato di somma di denaro: prevede l’assegnazione di una cifra al legatario. Legato di universitas: riguarda un insieme di beni, senza elencarli uno per uno. Legato con onere: impone al legatario un obbligo, ad esempio il mantenimento di un familiare. Legato di usufrutto: attribuisce il diritto di godimento su un bene per un certo periodo o a vita. Legato a favore di persona giuridica: può essere destinato a enti, fondazioni o associazioni. Esecuzione del Legato Il legato viene eseguito se il bene oggetto del legato è presente nel patrimonio ereditario. Se il bene è assente o non più disponibile (ad esempio venduto o distrutto), il legato può decadere a meno che il testatore non abbia previsto una forma di sostituzione. I legati immobiliari o mobiliari vengono adempiuti in base alla disponibilità dell’eredità. Legati e Riserva Legittima Anche i legati devono rispettare la quota di legittima spettante agli eredi necessari (coniuge, figli, genitori). Se i legati compromettono questa quota, gli eredi legittimari possono ricorrere all’azione di riduzione per far valere i propri diritti. Aspetti Fiscali dei Legati I legati sono soggetti all’imposta di successione. L’aliquota e le franchigie variano in base al grado di parentela tra testatore e legatario. I legatari più prossimi possono usufruire di esenzioni maggiori, mentre soggetti non familiari possono essere tassati con aliquote più elevate. Conclusioni I legati ereditari rappresentano uno strumento flessibile e personalizzabile per la distribuzione dei beni dopo la morte. Tuttavia, richiedono attenzione nella loro redazione per non ledere i diritti degli eredi necessari. Una buona pianificazione testamentaria, con l’aiuto di un professionista, consente di evitare conflitti e garantire il rispetto della volontà del defunto.
12 maggio 2025
Introduzione Nel diritto successorio italiano, esistono diversi strumenti giuridici pensati per garantire che il patrimonio del defunto venga distribuito correttamente tra gli eredi. Tra questi, le azioni a tutela dell’eredità svolgono un ruolo fondamentale per difendere i diritti successori e proteggere l’integrità del patrimonio ereditario. 1. Cosa Sono le Azioni a Tutela dell’Eredità Le azioni a tutela dell’eredità sono strumenti legali previsti dal Codice Civile italiano (artt. 456 e seguenti), e servono a risolvere conflitti tra eredi, con terzi o relativi alla validità di testamenti e donazioni. Sono pensate per intervenire in casi di esclusione, violazione della quota legittima, errata gestione del patrimonio o vizi testamentari. 2. Le Principali Azioni Giuridiche a Difesa dell’Eredità Azione di Riduzione Serve per tutelare i legittimari (figli, coniuge, genitori) quando donazioni o disposizioni testamentarie ledono la loro quota di legittima. Questa azione permette di ottenere dal tribunale il ripristino della quota ereditata secondo quanto previsto dalla legge. Azione di Reclamo dell’Eredità Può essere intrapresa da chi ritiene di avere diritto all’eredità ma non è stato incluso nella ripartizione. L’obiettivo è ottenere il riconoscimento della propria qualità di erede o legatario, e ricevere la quota spettante. Azione di Inventario Consente di fare un elenco dettagliato dei beni e debiti del defunto, così da permettere agli eredi una gestione consapevole dell’eredità. È utile anche per tutelarsi da creditori e per valutare se accettare o rinunciare all’eredità. Azione di Acquisto dell’Eredità Permette a chi non ha ancora accettato formalmente l’eredità, ma si considera erede, di far riconoscere giudizialmente tale diritto. È particolarmente utile in caso di dubbi sulla validità del testamento o in presenza di contestazioni. Azione di Revoca o Annullamento del Testamento Viene utilizzata quando si sospetta che un testamento sia invalido per vizi di forma, errori, dolo o incapacità del testatore. Gli eredi possono chiedere in giudizio che il testamento venga annullato o revocato. 3. Perché le Azioni Ereditare Sono Importanti Questi strumenti giuridici sono fondamentali per garantire una successione equa, evitando che il patrimonio venga disperso, gestito in modo scorretto o che alcuni eredi vengano esclusi. Ogni azione serve a risolvere situazioni delicate, come conflitti tra eredi, testamenti ambigui o violazioni dei diritti legittimi. Conclusioni Le azioni a tutela dell’eredità sono strumenti chiave per difendere i diritti successori e garantire che la volontà del defunto sia rispettata nel rispetto della legge. Affidarsi a un avvocato esperto in diritto delle successioni può fare la differenza nel proteggere il proprio diritto all’eredità e risolvere eventuali contenziosi in modo efficace.
17 aprile 2025
Introduzione La tutela dei diritti ereditari è una garanzia fondamentale offerta dal diritto successorio italiano. Questa tutela permette agli eredi di esercitare pienamente i propri diritti sul patrimonio del defunto, assicurando che la successione si svolga nel rispetto della legge e delle volontà del testatore. 1. Diritti degli Eredi Legittimi: Cosa Dice la Legge In Italia, gli eredi legittimi sono i parenti più stretti del defunto, come figli, coniuge e genitori. Secondo l’art. 536 del Codice Civile, a questi soggetti spetta una quota di eredità detta 'quota di legittima', che non può essere lesa nemmeno dal testamento. Se questa quota viene violata, il legittimario può chiedere la riduzione delle disposizioni testamentarie. 2. Accettare o Rinunciare all’Eredità: Tutela e Libertà Ogni erede ha il diritto di decidere se accettare o rinunciare all’eredità (art. 458 c.c.). Accettare con beneficio di inventario consente di limitare la responsabilità ai soli beni ereditati, tutelando l’erede da eventuali debiti superiori all’attivo. In caso di rinuncia, invece, l’erede non assume alcuna responsabilità né diritti sull’eredità. 3. La Protezione della Quota di Legittima La legge tutela in modo speciale i cosiddetti 'legittimari', garantendo loro una porzione dell’eredità anche contro la volontà del testatore. Se le disposizioni testamentarie ledono questa quota, gli eredi possono agire in giudizio per chiedere la riduzione e ottenere quanto spetta loro di diritto. 4. Validità del Testamento: Requisiti e Contestazio ni Per essere valido, un testamento deve rispettare precisi requisiti formali e sostanziali. Gli eredi possono impugnare testamenti falsificati o affetti da vizi come errore, violenza o dolo. In questi casi, è possibile chiedere l’annullamento o la nullità dell’atto. 5. Divisione dell’Eredità: Diritti e Tutele in Caso di Conflitto Quando vi sono più eredi, la divisione del patrimonio deve avvenire in modo equo, secondo la legge o quanto previsto dal testamento. In caso di disaccordo tra gli eredi, è possibile richiedere la divisione giudiziale per tutelare i propri diritti e ottenere una ripartizione corretta. 6. Debiti Ereditari: Come Proteggersi Gli eredi non sono automaticamente responsabili dei debiti del defunto. Se accettano con beneficio di inventario o rinunciano all’eredità, possono evitare di rispondere con il proprio patrimonio. Questa forma di tutela è particolarmente importante in presenza di un’eredità gravata da passività. Conclusioni La tutela dei diritti ereditari è un pilastro del sistema successorio italiano. Attraverso strumenti come la quota di legittima, la possibilità di accettare con beneficio di inventario, e la divisione giudiziale, gli eredi possono difendere efficacemente i propri diritti. Per affrontare con serenità e sicurezza ogni aspetto della successione, è sempre consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in diritto ereditario.
12 marzo 2025
Cos’è la divisione ereditaria e qual è la sua funzione La divisione ereditaria è l’operazione successiva all’accettazione dell’eredità e serve a determinare come e a chi vanno i beni del defunto: immobili, conti correnti, beni mobili, titoli, ecc. Il nostro Codice Civile prevede due principali modalità di divisione: Divisione volontaria : quando tutti gli eredi trovano un accordo su come ripartire l’eredità. Divisione giudiziale : quando manca un accordo e si rende necessario l’intervento del giudice. Divisione volontaria dell’eredità Quando tra gli eredi c’è intesa, è possibile procedere con una divisione consensuale dell’eredità . In questo caso non è necessario il tribunale, ma l’accordo deve comunque rispettare la legge. Se sono presenti beni immobili, l’atto di divisione va redatto da un notaio e registrato per essere valido. Gli eredi possono scegliere di: suddividere i beni in natura (attribuendo beni specifici a ciascuno); compensare con somme di denaro , se necessario per bilanciare le quote. Divisione Giudiziale dell’Eredità Se tra gli eredi non c’è accordo, uno o più di loro possono avviare una causa di divisione ereditaria. In questo caso, sarà il giudice a stabilire come suddividere il patrimonio, tenendo conto del valore dei beni, delle quote ereditarie e delle eventuali volontà testamentarie. Il tribunale può anche disporre la vendita all’asta dei beni indivisibili, distribuendo poi il ricavato tra gli eredi. Le Principali Modalità di Divisione Ereditaria A seconda della natura e del valore del patrimonio, la divisione può avvenire in tre modi principali: Divisione in natura : ogni erede riceve un bene specifico (es. una casa, un’auto, denaro liquido). Divisione per quote : ciascuno ottiene una quota del valore totale, eventualmente compensata in denaro. Divisione con vendita dei beni : se non è possibile dividere direttamente, i beni vengono venduti e il ricavato distribuito. Il Diritto alla Quota di Legittima Attenzione: la legge italiana tutela alcuni eredi legittimari (figli, coniuge, e in certi casi i genitori), riservando loro una quota minima dell’eredità, anche contro le volontà espresse nel testamento. Se questa quota viene lesa, l’erede può ricorrere all’azione di riduzione, per ottenere quanto gli spetta di diritto. Aspetti Fiscali della Divisione Ereditaria La divisione dell’eredità comporta anche delle conseguenze fiscali. Gli eredi sono tenuti al pagamento dell’imposta di successione, calcolata in base al valore dell’eredità e al grado di parentela con il defunto. In caso di vendita o trasferimento di beni, possono applicarsi: plusvalenze su eventuali guadagni; imposte di registro, ipotecarie e catastali. Le Difficoltà Più Comuni nella Divisione Ereditaria La divisione ereditaria può rivelarsi complessa, soprattutto in presenza di: disaccordi tra gli eredi; beni difficili da valutare (es. immobili, opere d’arte, aziende); beni indivisibili, che rendono necessaria la vendita.  In questi casi è consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in successioni, per evitare conflitti, lungaggini o errori fiscali. Conclusioni La divisione ereditaria è l’ultimo passo del percorso successorio, ma anche il più delicato. Che sia consensuale o giudiziale, è fondamentale rispettare i diritti di tutti gli eredi e seguire le norme previste dalla legge. Se hai dubbi o sei coinvolto in una successione, rivolgiti a un avvocato esperto in eredità e successioni per tutelare i tuoi interessi ed evitare complicazioni.
28 gennaio 2025
La successione ereditaria testamentaria rappresenta una delle modalità di trasferimento del patrimonio di un defunto ai suoi eredi. Diversamente dalla successione legittima, che si applica quando il defunto non ha redatto un testamento o quando il testamento è nullo o incompleto, la successione testamentaria si fonda sulla volontà espressa dal testatore attraverso la redazione di un testamento valido . Questo atto consente al testatore di disporre del proprio patrimonio a favore di determinati soggetti, secondo le sue preferenze, all’interno dei limiti previsti dalla legge. Cos'è la Successione Testamentaria? La successione testamentaria si verifica quando una persona (il testatore) redige un testamento valido con il quale stabilisce la destinazione dei propri beni al momento della sua morte. La successione testamentaria si distingue da quella legittima in quanto il defunto può scegliere liberamente chi saranno i suoi eredi e come saranno distribuiti i suoi beni, rispettando, tuttavia, i vincoli della riserva legittima , che protegge gli eredi necessari (figli, coniuge, genitori). Il Testamento: Nozione e Tipologie Il testamento è un atto giuridico unilaterale, personale e revocabile, con il quale il testatore dispone dei propri beni per il futuro. Esistono diverse forme di testamento, ognuna delle quali risponde a specifici requisiti di validità e formalità: Testamento olografo : È il testamento scritto interamente di mano del testatore. Per essere valido, deve essere datato e firmato dal testatore stesso. Non è necessario l’intervento di testimoni o di un notaio. Testamento pubblico : È redatto dal notaio in presenza di due testimoni, che devono essere scelti dal testatore. In questo caso, il testamento è formalmente più complesso ma garantisce maggiore sicurezza giuridica, dato che viene redatto da un pubblico ufficiale. Testamento segreto : Il testamento è redatto dal testatore in forma scritta, ma sigillato e depositato presso un notaio, che ne certifica la ricezione senza conoscerne il contenuto. Il testatore deve dichiarare al notaio la volontà di redigere un testamento segreto, che rimarrà chiuso e segreto fino alla sua apertura, successivamente alla morte del testatore. Testamento misto : È una combinazione tra il testamento pubblico e il testamento segreto. Il testatore consegna al notaio una dichiarazione di volontà segreta, ma la redazione formale del testamento avviene davanti al notaio e a due testimoni. La Successione Testamentaria e la Riserva Legittima Il testamento consente al testatore di disporre liberamente dei propri beni, ma la legge stabilisce dei limiti per proteggere gli eredi necessari , che sono i soggetti ai quali la legge riserva una parte dell’eredità, indipendentemente dalle disposizioni testamentarie. Gli eredi necessari sono: I figli (legittimi, legittimati, adottivi) e, in loro assenza, Il coniuge (se il testatore era sposato), e I genitori (se non ci sono figli, né coniuge).  La legge prevede che una parte dell’eredità (la quota di legittima ) debba essere riservata agli eredi necessari. Il testatore, quindi, non può disporre liberamente di tutta la sua eredità, ma deve rispettare la quota riservata agli eredi necessari, che viene determinata dalla legge in base al numero degli eredi. Quota di legittima : La quota di legittima corrisponde a una porzione dell’eredità che non può essere lesa dal testamento. Se, ad esempio, ci sono figli, questi hanno diritto a una quota di legittima pari alla metà del patrimonio ereditario, che non può essere modificata dal testatore. Quota disponibile : È la parte del patrimonio che il testatore può liberamente disporre a favore di chi desidera. La quota disponibile dipende dal numero degli eredi necessari e dalla quota di legittima che deve essere riservata loro. La Validità del Testamento Per essere valido, un testamento deve soddisfare determinati requisiti formali e sostanziali, che variano in base alla tipologia di testamento scelto dal testatore: Capacità del testatore : Il testatore deve essere in possesso di capacità giuridica, ossia deve essere maggiorenne (o emancipato) e in grado di comprendere il significato e le conseguenze delle sue disposizioni. Volontà libera e consapevole : Il testamento deve riflettere una decisione libera e consapevole del testatore, priva di vizi come il dolo, la violenza o l’incapacità di intendere e volere. Forma scritta e, se richiesto, la presenza di testimoni : La forma varia a seconda della tipologia di testamento. In ogni caso, il testamento deve essere redatto in modo chiaro e inequivocabile. Revoca e modificabilità : Il testamento è un atto revocabile, cioè il testatore può modificarlo o annullarlo in qualsiasi momento. La revoca può avvenire tramite la redazione di un nuovo testamento o attraverso atti che ne esprimano chiaramente l’intenzione di annullarlo. L’Esecuzione del Testamento e la Successiva Accettazione Una volta che il testamento è stato redatto e il testatore è deceduto, gli eredi devono avviare la procedura di accettazione dell’eredità. L’accettazione può essere pura e semplice (che implica l'assunzione di diritti e doveri) o con beneficio di inventario (che limita la responsabilità patrimoniale agli attivi ereditati). L’accettazione può essere espressa o tacita. Nel caso di accettazione tacita , l'erede compie atti che presuppongono l'intenzione di accettare l’eredità, come l’uso dei beni ereditati o il pagamento delle spese relative. Se il testamento è stato redatto correttamente, non ci saranno contestazioni e l’eredità sarà distribuita secondo le volontà espresse dal testatore. Tuttavia, in caso di contrasti tra gli eredi o se la validità del testamento è messa in discussione, si può ricorrere al giudice per una dichiarazione di validità del testamento stesso. Conclusioni La successione testamentaria offre al testatore la possibilità di disporre del proprio patrimonio secondo la propria volontà, pur rispettando i limiti imposti dalla legge a tutela degli eredi necessari. Sebbene il testamento garantisca una grande libertà di disposizione, è essenziale che il testatore aderisca alle normative previste per la redazione e la validità dell’atto testamentario. In caso di incertezze o conflitti tra gli eredi, può essere necessario un intervento giuridico per accertare la validità del testamento e la corretta applicazione delle disposizioni testamentarie.
28 gennaio 2025
La successione ereditaria è il trasferimento dei beni, diritti e obbligazioni di una persona deceduta ai suoi eredi. In Italia, il sistema successorio prevede due modalità principali: la successione testamentaria e la successione legittima . Quest'ultima si applica quando il defunto non ha lasciato un testamento, ovvero quando il testamento è nullo o incompleto. La successione legittima si basa sulle disposizioni del Codice Civile Italiano e prevede che la distribuzione dell'eredità avvenga secondo precise regole stabilite dalla legge. Nozione di Successione Legittima La successione legittima si verifica quando una persona muore senza aver redatto un testamento valido, oppure quando il testamento non è sufficiente a disporre di tutto il patrimonio, lasciando parte di esso alla distribuzione legittima. In sostanza, se il de cuius non ha espressamente disposto delle proprie volontà attraverso un testamento, la legge provvede a determinare chi sono gli eredi e in che proporzione dovranno ricevere il patrimonio. La successione legittima si basa su un principio di distribuzione in base al grado di parentela tra il defunto e i suoi familiari, privilegiando i parenti più stretti. La legge prevede una gerarchia di eredi, che rispecchia il legame di sangue con il defunto. Gli Eredi Legittimi: Chi Sono? Il Codice Civile, all’articolo 565, stabilisce un ordine preciso di chiamata degli eredi legittimi, che si articola in più classi di parentela . Le classi di parentela sono suddivise in modo tale che i parenti più vicini prevalgono su quelli più lontani. 1. I discendenti (prima classe) I primi e principali eredi legittimi sono i figli del defunto, che, in assenza di un testamento, ereditano in parti uguali. Se il defunto ha più figli, l'eredità viene suddivisa in proporzioni uguali tra di loro. In assenza di figli, la successione legittima passa ai genitori del defunto, se ancora in vita, e in loro assenza, ai fratelli e sorelle . 2. I genitori (seconda classe) Se il defunto non ha figli, la legge prevede che l'eredità venga devoluta ai genitori del defunto in parti uguali. In caso di morte di uno dei genitori, la quota spettante al genitore deceduto si distribuisce tra i figli, se presenti. 3. Gli ascendenti (terza classe) Se il defunto non ha né figli, né genitori, l’eredità viene devoluta ai nonni e, se mancano anche questi, ai bisnonni . 4. I collaterali (quarta classe) In mancanza di discendenti, genitori e ascendenti, la legge prevede che l’eredità sia devoluta ai fratelli e sorelle del defunto. Se questi non ci sono, l’eredità passa ai nipoti , che subentrano ai diritti dei propri genitori (fratelli o sorelle del defunto). In ultima istanza, se non esistono parenti nelle classi precedenti, l’eredità può spettare ad altri parenti collaterali più lontani, come gli zii, i cugini e così via. 5. Lo Stato (quinta classe) Se non ci sono parenti prossimi o collaterali, l’eredità viene devoluta allo Stato , che diventa l’erede legittimo. Questo accade in casi estremi, quando il defunto non ha alcun familiare che possa vantare diritti successori. La Quota Legittima e la Riserva Nel sistema della successione legittima, la legge tutela i diritti degli eredi necessari , ovvero quelli che, per legge, non possono essere privati della loro parte di eredità. Questi eredi sono i figli , il coniuge e, in alcuni casi, i genitori . I figli : In presenza di figli, questi hanno diritto a una quota della successione, che non può essere ridotta, neanche dal testamento. La legge prevede che i figli abbiano diritto a una parte dell'eredità che è riservata loro, chiamata "quota di legittima". La quota spettante a ciascun figlio è calcolata in relazione alla consistenza complessiva dell'eredità e al numero di figli. Il coniuge : Se il defunto era sposato, il coniuge ha diritto a una quota dell’eredità. La sua quota dipende dalla presenza o meno di altri eredi legittimi: se ci sono figli, la quota del coniuge è più contenuta, mentre in caso di assenza di figli o altri eredi legittimi, il coniuge ha diritto a una porzione maggiore. I genitori : Se non ci sono figli, ma il defunto aveva genitori in vita, questi ultimi possono ereditare una parte dell’eredità, che viene determinata dal numero di parenti presenti. La quota disponibile , che il testatore può disporre liberamente, rappresenta quella parte dell’eredità che non è riservata agli eredi necessari. L'Accettazione dell'Eredità Gli eredi legittimi hanno la facoltà di accettare l’eredità, ma possono anche rinunciarvi. L’accettazione dell’eredità può essere pura e semplice , comportando l’assunzione di diritti e doveri patrimoniali, oppure con beneficio di inventario , nel caso in cui l’erede voglia tutelarsi da eventuali passività ereditate superiori al valore dei beni ricevuti.  Conclusioni La successione legittima garantisce che, in assenza di un testamento, il patrimonio del defunto venga distribuito in modo equo tra i familiari più prossimi, secondo un ordine di parentela stabilito dalla legge. Questo sistema tutela i diritti degli eredi necessari, garantendo che una parte del patrimonio venga loro attribuita indipendentemente dalla volontà del defunto. Tuttavia, la successione legittima potrebbe risultare in un’allocazione patrimoniale che non rispecchia completamente i desideri del de cuius, motivo per cui la redazione di un testamento è spesso fondamentale per chi desidera disporre liberamente del proprio patrimonio.
Autore: SPV Legal 30 luglio 2024
Sei preoccupato per il futuro dei tuoi beni e desideri garantire una gestione ordinata e conforme alla legge? La pianificazione successoria è la risposta giusta per te. Spesso trascurata, questa pratica può prevenire controversie familiari, ridurre il carico fiscale e assicurare che le tue proprietà e i tuoi asset vengano gestiti come desideri dopo il tuo decesso.
Autore: SPV Legal 30 luglio 2024
Le controversie successorie rappresentano un momento delicato e complesso, soprattutto quando si verifica la lesione dei diritti degli eredi. Questi conflitti emergono spesso quando un erede ritiene che i propri diritti siano stati violati durante la distribuzione dell’eredità. Gestire e risolvere tali controversie è essenziale per garantire una successione equa e rispettosa delle volontà del defunto e delle leggi vigenti.
Autore: SPV Legal 30 luglio 2024
La questione della lesione della legittima è un argomento delicato che tocca da vicino gli eredi legittimi, i quali possono vedersi privati della quota minima di eredità a cui hanno diritto per legge. La legittima rappresenta una protezione fondamentale per coniugi, figli e, in alcuni casi, genitori, assicurando loro una parte certa del patrimonio ereditario. In questo articolo, esploreremo come può verificarsi la lesione della legittima e quali soluzioni legali sono disponibili per tutelare i tuoi diritti.